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I temi caldi nel settore farmaceutico: la parola a Strategic Management Partner

Pubblicato il 15 marzo 2023

Abbiamo incontrato Gianluca Acerboni, Partner in Strategic Management Partner – settore Pharma (foto a destra) e Daniele Maggio – Senior Associate, esperto in Sicurezza e Cyber Security (foto a sinistra) per affrontare i temi più caldi legati al settore farmaceutico.

Acerboni: Dall’ultimo report quali sono le priorità e le sfide che si trovano ad affrontare oggi i CEO delle aziende di settore?

La capacità di produrre valore all’interno della filiera della salute rapportandosi con aziende tecnologiche da un lato e con enti sanitari ed istituzioni dall’altro rimane uno degli elementi principali della CEO’S agenda. In particolare, le tematiche dell’open innovation hanno ormai una valenza significativa per le grandi aziende di settore che stanno definendo come affrontare il tema della gestione del processo di innovazione rapportandosi al mondo delle star-up innovative che, con dimensione, storia e approcci di management molto diversi e d eterogenei, devono però essere integrate in una visione olistica che possa impattare sulla bottom line in modo non marginale.

La definizione di una strategia per la trasformazione digitale rappresenta un altro delli temi sul tavolo dei CEO: uno degli elementi emersi dalla pandemia è una focalizzazione sulla territorialità che implica una rinnovata visione del Digital Health e lo sviluppo della Telemedicina; le aziende di settore sono chiamate ad affiancare all’adozione di tecnologie, un processo di crescita culturale e di competenze.

I trend conseguenti ai mutamenti geopolitici e culturali costituiscono sfide e temi da indirizzare sia relativamente al reshoring e alle implicazioni sulla supply chain, sia relativamente alle tematiche ambientali: le aziende di settore sono tra le prime ad aver accettato la sfida della sostenibilità con risultati significativi: la crisi energetica, gli obiettivi del Next Generation EU e l’allineamento ai requisiti di certificazione sono elementi di stimolo al continuo miglioramento.

Infine, la trasformazione delle aziende da fornitrici di prodotti ad erogatori di servizi a valore sui prodotti forniti costituisce un elemento strategico in grado di migliorare i profitti e la stabilità finanziaria (contratti di lungo periodo) e aumentare la customer satisfaction e la retention.

Acerboni: Uno degli elementi di criticità del sistema sanitario è legato alla mancanza di personale specializzato (medici, infermieri,…) , l’industria farmaceutica può giocare un ruolo su questa tematica complessa?

La mancanza di personale con competenza è uno dei problemi maggiori che il sistema Italia deve affrontare, sia per sostenere il percorso di innovazione, sia per avere la capacità di mettere a terra i progetti del PNRR. Nel caso specifico l’industria può fornire soluzioni alla filiera sanitaria che permettono di ottimizzare le competenze del personale sempre più scarso automatizzando processi con soluzioni ormai consolidate. Ad esempio rispetto al processo di gestione del farmaco, le esperienze, anche italiane, dimostrano che, oltre ad un miglioramento della performace economica data dall’ottimizzazione della gestione dell’asset e ad una gestione più puntuale del risk management, uno dei benefici è la focalizzazione degli operatori su attività a valore aggiunto con una diminuzione significativa del tempo necessario per attività ripetitive e non professionalizzanti che implica una miglior qualità della cura erogata e una miglior allocazione delle risorse.

Maggio: La security è uno dei temi di cui si sente più parlare, quanto è importante per le aziende del settore?

Il settore Pharma è tra quelli maggiormente colpiti dagli attacchi informatici a causa delle criticità connesse alle tecnologie impiegate, ai servizi erogati e alla tipologia di informazioni che vengono trattate. Infatti, le aziende del settore hanno tardato a adeguare le proprie misure di protezione rispetto alla crescente frequenza e gravità degli attacchi informatici da affrontare.

La Cyber Security rappresenta una tematica ormai diffusa trasversalmente in tutti i settori; la salvaguardia dei dati e la continuità operativa delle attività sono fondamentali per prevenire danni economici e di immagine in qualsiasi azienda di settore. In particolare, nel settore pharma, il rischio di attacchi informatici è alto a causa della trasformazione digitale in atto e delle conseguenti relazioni dell’azienda verso l’esterno.

Maggio: Quali sono i principali punti deboli che vengono sfruttati dagli attacchi hacker? Quale approccio dovrebbe adottare un’azienda per limitare i danni?

Tra i punti deboli di un’azienda è necessario fare una differenza tra fattori tecnologici e fattori umani. Le vulnerabilità tecnologiche oggetto di un attacco informatico possono essere molteplici (es. reti non segmentate, limitata profilazione delle utenze, gestione delle password, patch mancanti, ecc…). Esistono diverse soluzioni ormai affermate e diffuse nel mercato della sicurezza informatica (es. risk assessment, VA/PT, protezione degli endpoint, SOC, ecc…) ma, pur disponendo dei migliori sistemi di sicurezza e delle protezioni più sofisticate, la Cyber Security resta legata soprattutto al fattore umano. Agire sulla prevenzione è l’unico modo per limitare i danni derivanti da un attacco informatico, dunque, definire un programma di sensibilizzazione e formazione dei dipendenti è un’iniziativa che può fare una differenza significativa.

 

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