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Mercato IT | Intervista a Michele Patella, Director in Strategic Management Partners

Pubblicato il 6 febbraio 2023

Abbiamo incontrato il dott. Michele Patella, Director di Strategic Management Partners, autore dell’Outlook di Settore del Report Information Technology del Gruppo 24 ORE e con lui abbiamo parlato dell’andamento del mercato, dei principali trend tecnologici e delle priorità per i top manager del settore.

 

Come è stato il 2022 per il settore dell’Information Technology?

Il mercato dell’Information Technology si conferma un mercato dinamico e in crescita, nonostante l’impennata inflazionistica e la guerra in Ucraina. La spesa mondiale in tecnologia nel 2022 ha sfiorato i 3 trilioni di dollari crescendo di quasi il 7% rispetto al 2021, un risultato molto positivo anche confrontato con il +10% dello scorso anno, dove però molto aveva influito la ripresa degli investimenti rimandati durante il periodo pandemico. Gli Stati Uniti continuano a dominare il mercato seguiti da Cina ed Europa che ha risentito particolarmente degli effetti negativi sugli investimenti della pandemia. In Italia il mercato riesce a mantenere un trend positivo con una stima di spesa a fine anno scorso di poco più di 46,5 miliardi di euro: una crescita del 4% che, seppur in frenata rispetto al +15% del 2021, è da considerare sicuramente in modo molto positivo dato lo scenario economico nazionale.

Quali sono state le dinamiche che hanno portato a questo risultato e che previsioni farebbe per i prossimi anni?

A livello globale il mercato sta rientrando nel trend prepandemico recuperando in buona parte quanto perso nel 2019 e nel 2020 e si prevede che la crescita continui anche nei prossimi anni grazie soprattutto al forte impulso della trasformazione digitale in atto in tutti i settori.

Il Segmento dell’hardware, storicamente quello di maggiori dimensioni, continua a crescere ma a ritmi sempre minori, anche se è probabile che il trend si manterrà comunque positivo nei prossimi anni a causa di una più rapida obsolescenza dovuta alla crescita di Cloud, 5G e Big Data. I comparti principali sono quello dei telefoni, che nel 2022 ha mostrato ancora una timida crescita ma rallenterà progressivamente nei prossimi anni, e dei pc che, dopo il boom durante la pandemia dovuto all’aumento del remote working e alla didattica a distanza, ha chiuso il 2022 a crescita zero e si prevede che inverta il trend nei prossimi anni.

Il mercato del software si è ripreso in modo deciso dopo il rallentamento del 2020, guidato soprattutto dagli investimenti in digitalizzazione e automazione dei processi e sempre più con soluzioni cloud rispetto a quelle on premise. Il comparto più rilevante è quello degli enterprise software, guidato dai software di Customer Relationship Management (CRM) e da quello degli Enterprise Resource Planning (ERP). Il secondo per dimensione è quello dello sviluppo di applicazioni che in Italia pesa da solo il 25% dell’intero segmento e sta vivendo un periodo di forte crescita per la necessità di fornire esperienze digitali sempre più avanzate e le potenzialità create dalle nuove tecnologie come l’Internet of Things (IoT) e l’Intelligenza Artificiale (IA). Continua la crescita dei software di infrastruttura di sistema, in particolare in ambito sicurezza.

Il 2022 conferma, infine, la “volata” degli investimenti in servizi di consulenza e outsourcing che in Italia hanno per la prima volta superato quelli in Hardware anticipando di un anno il sorpasso previsto a livello mondiale. Dal lato dell’offerta il settore dei servizi si pone in controtendenza rispetto agli altri due, più concentrati e guidati da pochi grandi leader, crescendo anche grazie all’ingresso di player di piccole dimensioni. Il comparto più rilevante è quello dell’Outsourcing per l’esigenza sempre più sentita dalle aziende di risparmiare su spazi e personale e per la crescita dell’application outsourcing. L’Outsourcing più o meno esteso delle attività e dei processi IT rappresenterà uno dei driver principali di crescita del mercato nei prossimi anni, grazie all’aumento delle applicazioni, al crescente focus sulla sicurezza e l’efficacia dei dati e alla necessità per le aziende di medio – grandi dimensioni di focalizzarsi sul core business.

Quali sono i principali trend tecnologici in atto?

Il fattore abilitante del processo di digitalizzazione in corso a livello globale e il motore del mercato dell’Information Technology è stato sicuramente lo sviluppo delle tecnologie Cloud. Grazie alla possibilità di condividere risorse, l’elevata scalabilità e l’accesso ubiquo, il Cloud è stata la risposta alle emergenti esigenze di mobilità e flessibilità architetturale e risulta il modello di fruizione privilegiato per molte applicazioni, sia standard che innovative, sostituendo progressivamente il tradizionale modello on premise.

Se il Cloud ne è stato l’enabler infrastrutturale, la “star” dell’evoluzione del mercato della tecnologia sarà sempre più l’Intelligenza Artificiale (IA), un mercato da 120 miliardi di dollari a livello mondiale che si prevede in crescita nei prossimi anni con tassi prossimi al 50% nelle sue varie componenti, come il Machine Learning (ML), la Robotica, le Reti Neurali Artificiali (Artificial Neural Networks – ANN) o il context-aware computing. Alla base dell’evoluzione dell’IA ci sono i grandi progressi nello sviluppo di algoritmi di Deep Learning, l’aumento della capacità di calcolo dei processori, l’evoluzione delle nanotecnologie e la sempre maggiore accessibilità a set di dati storici. Ma la forza di questa tecnologia deriva soprattutto dalla sua possibile applicazione a tutte le tecnologie innovative e praticamente a tutti i settori economici e della produzione.

La maggiore diffusione del Cloud, l’aumento della connessione e la remotizzazione degli accessi se da un lato sono tra i principali acceleratori della digital transformation globale, dall’altro hanno fatto crescere esponenzialmente in questi anni l’allerta Cyber Security. Per capire l’ordine di grandezza del fenomeno basti pensare che in Italia, tra i paesi più colpiti al mondo, nel 2021 ci sono stati 62 milioni di attacchi, +175% rispetto al 2020 e +254% rispetto al 2019. Grazie all’utilizzo dei Big Data e del Machine Learning i moderni sistemi di sicurezza informatica sono sempre più proattivi ed efficaci potendo apprendere dai comportamenti dei cyber criminali per sviluppare modelli predittivi in grado di rispondere agli attacchi in tempo reale e di prevenire il verificarsi di attacchi simili in futuro.

Parlando di abilitatori di innovazione tecnologica non si può non citare il 5G, ormai una realtà inarrestabile sia per il numero di connessioni, quasi un miliardo e mezzo a livello globale, che in termini di investimenti che si prevede supereranno gli 1,5 trilioni di dollari entro il 2030. Le sue applicazioni sono molteplici e permetteranno di rivoluzionare interi ambiti della vita economica e sociale: pensiamo alla diffusione della realtà virtuale (VR), la realtà aumentata (AR), le auto a guida autonoma, lo streaming di contenuti ad altissima definizione, le infinite applicazioni consumer ed industriali dell’IoT, l’Edge Computing ad elevata capacità computazionale, e così via.

Concludo questa piccola carrellata con la Blockchain, la tecnologia che permette di tracciare e memorizzare in ordine cronologico dati protetti e crittografati non manipolabili e per tanto inconfutabili. Sebbene sia stata in passato quasi esclusivamente associata alle criptovalute, la blockchain ha in realtà molteplici altre applicazioni come gli Smart Contracts, che abilitano quella che viene definita la Finanza Decentralizzata, o i Token Non Fungibili (NFT) che, associati ad un contenuto digitale, lo rendono unico e non duplicabile. Già utilizzati nell’industria musicale, nell’editoria digitale o nel gaming, gli NFT sono un elemento imprescindibile dello sviluppo del Metaverso permettendo la creazione e la vendita di contenuti virtuali in misura di gran lunga maggiore di quella di qualsiasi social network attuale.

Quali sono le priorità strategiche su cui devono concentrarsi i top manager del settore?

Volendo selezionare i messaggi più trasversalmente validi e con maggiore impatto sulla capacità di differenziarsi o sopravvivere nel proprio mercato di riferimento, direi:

  • diventare un Digital Enabler: non ci si può più limitare a cavalcare la trasformazione digitale, ma occorre puntare a diventare un partner strategico per i propri clienti guidandone la digitalizzazione del modello di business;
  • presidiare sempre la Customer Experience e la user experience è ormai un must per la sopravvivenza nel mercato della tecnologia sempre più dinamico e con barriere e costi di cambio da parte dei clienti più bassi rispetto al passato;
  • avere sempre un occhio al mercato e valutare operazioni di M&A o di partnership strategiche. Guardare anche al di fuori della propria storica arena competitiva alla ricerca di funzionalità lontane dall’attuale “core” ma critiche per il mercato può fare la differenza e garantire la sopravvivenza nel medio termine;
  • essere in grado di generare innovazione in modo sistemico, continuo e strutturale, anche attingendo a risorse esterne, come start up, università o partner strategici.

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